Come YouTube è diventato il re dei motori di ricerca (secondo solo a Google)
Prima di parlare della monetizzazione su YouTube nello specifico è interessante analizzare qualche dato su questa incredibile piattaforma.
Youtube dal suo lancio nel 2005, è passato dall’essere una semplice piattaforma video a uno dei principali strumenti di marketing utilizzato dalle aziende di ogni settore e dimensione per promuovere i propri prodotti verso potenziali clienti. Ma come ha fatto a conquistare tale successo?
La sua rapida crescita
Nonostante non fosse il primo sito di condivisione video online, YouTube ha rapidamente conquistato una quota di mercato significativa. Nel giro di pochi anni, è diventato il secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo, secondo solo a Google.
Un elemento chiave del suo successo è stata l’introduzione della monetizzazione diretta. Google, dopo aver acquisito YouTube per 1,65 miliardi di dollari, ha ribattezzato questa funzione come “Programma partner di YouTube (YPP)“. Questa mossa ha permesso ai creatori di contenuti (c.d. youtuber o content creator) di guadagnare attraverso gli annunci pubblicitari mostrati nei video, incentivando la produzione di contenuti di qualità.
Un modello non completamente nuovo ma vincente
Non era la prima volta che veniva messa in atto una strategia simile. Altre piattaforme, come Metacafe (ora non più in attività), avevano già adottato modelli di monetizzazione simili. Anche Google stessa, con i suoi banner pubblicitari, aveva quasi un monopolio sulla monetizzazione di blog, forum e siti web.
YouTube nel 2023: statistiche impressionanti
- 2 miliardi di utenti mensili.
- Oltre 300 ore di video caricate ogni minuto.
- 1 miliardo di ore di video visualizzate ogni giorno.
- L’82% delle persone tra i 18 e i 49 anni usa YouTube ogni giorno.
Sono dati che a ormai 18 anni dalla sua nascita, nemmeno le più rosee aspettative dei suoi creatori avrebbero potuto pareggiare.
Tutte le tipologie di guadagno sperimentabili su YouTube.
Questo articolo sarà dedicato al programma partner di YouTube e alla monetizzazione interna alla piattaforma con dati e statistiche che vi permetteranno di capire meglio quanto e se valga la pena investire tempo nella creazione di contenuti su questa piattaforma.
Prima di entrare nello specifico ci tengo a ricordarvi che esistono anche altre tipologie e possibilità di monetizzazione di un canale YouTube:
- Sponsorizzazioni e partnership con brand: Nei primi momenti post-lancio del canale, ottenere accordi non è facile. Tuttavia, se produci contenuti di valore e ti posizioni in una nicchia ben definita, brand e venditori ti cercheranno per promuovere i loro prodotti tramite i tuoi video.
- Vendita di prodotti, servizi e merchandising: Mentre aspetti una partnership a lungo termine, perché non investire nel tuo prodotto? Puoi vendere beni o servizi ai tuoi spettatori. Il merchandising come magliette, felpe, tazze e cappelli che richiamino alcuni elementi del tuo canale, come ad esempio il logo, è una scelta molto in voga e potenzialmente remunerativa.
- Donazioni e abbonamenti degli spettatori: Particolarmente popolare tra gli streamer, l’utilizzo di donazioni e abbonamenti è uno dei metodi migliori per monetizzare il tuo tempo speso nel creare contenuti. Da quando YouTube ha introdotto la “Super Chat” gli spettatori possono donare durante una live o premiere. Gli abbonamenti, d’altro canto, possono incentivarti a produrre contenuti riservati esclusivamente a chi decide mensilmente di supportare il tuo lavoro.
- Patreon e crowdfunding: YouTube inserendo gli abbonamenti e la Super Chat ha indubbiamente ridotto la migrazione dei suoi creatori di contenuti su piattaforme esterne ma, per completezza, va ricordata anche questa possibilità. Considerato che determinate tipologie di contenuti sono vietate dalle norme della community di YouTube, altre piattaforme come Patreon ed Onlyfans potrebbero essere la scelta ideale per produrre contenuti a pagamento dedicati al tuo pubblico.
Esistono diverse modalità per monetizzare un canale YouTube. Più avanti nell’articolo, ti fornirò degli esempi pratici per aiutarti a decidere quale strategia potrebbe funzionare meglio per te.
Come ottenere l’idoneità al Programma Partner di YouTube.
Dal giorno in cui fu avviato il programma di partnership di YouTube ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti e i requisiti sono cambiati svariate volte.
Prima di tutto abbiamo bisogno di una serie di requisiti per partecipare illustrati in questa pagina del supporto di Google, li riporto qui in basso:
- Rispettare le norme sulla monetizzazione dei canali YouTube: si tratta di una raccolta di norme e linee guida che ti consentono di monetizzare su YouTube e che ti impegni a rispettare quando accetti un contratto di partnership con YouTube;
- Vivere in un paese o in una regione in cui è disponibile il “Programma partner di YouTube” (l’Italia è tra questi);
- Non avere avvertimenti relativi alle “Norme della community” attivi sul proprio canale;
- Assicurarsi che la verifica in due passaggi sia attivata sul proprio Account Google;
- Disporre dell’accesso alle “funzionalità avanzate” su YouTube;
- Avere un account AdSense attivo da collegare al proprio canale oppure essere disponibile a configurarne uno in YouTube Studio. La creazione di un account AdSense deve avvenire obbligatoriamente in YouTube Studio.
Una volta soddisfatti questi requisiti avremo bisogno di ottenere l’idoneità e quindi l’approvazione da parte di YouTube. Riporto di seguito gli altri 2 requisiti:
- Avere minimo 1000 iscritti : è importante che siano reali, YouTube controlla se questi ultimi sono stati acquistati su siti terzi e può addirittura chiudere il canale dopo tale verifica;
- Aver accumulato 4000 ore di visualizzazione pubbliche oppure aver accumulato 10 milioni di visualizzazioni “Short” pubbliche valide: La distinzione è dovuta al fatto che i contenuti “Short”, quelli in verticale che Instagram ha chiamato “Reels” per capirci, hanno una diffusione e una monetizzazione differente rispetto ai video “lunghi” e standard che hanno reso conosciuta la piattaforma.
Considerato che per rientrare nella prima serie di requisiti vi basterà tenere un comportamento in linea con le norme della community di Youtube e poco altro, il punto cruciale è quello della idoneità, 1000 iscritti e 4000 ore di visualizzazioni pubbliche valide o 10 milioni di visualizzazioni di “Short” pubbliche valide se i vostri contenuti sono in quel formato.
Perché la monetizzazione di YouTube ha dei requisiti numerici?
Prima di tutto, è essenziale comprendere che YouTube ha sempre avuto un sistema di verifica per i partner. In pratica, non è mai esistita un’opzione per attivare la monetizzazione del canale senza ulteriori verifiche.
L’Adpocalipse del 2017
Nel 2017, diverse aziende di rilievo ritirarono le loro pubblicità da YouTube a seguito della scoperta di video con contenuti controversi o inappropriati che venivano associati ai loro annunci. Questa crisi è stata ribattezzata “Adpocalipse“.
YouTube nel giro di pochi giorni si ritrovò a disabilitare i propri annunci e, conseguentemente, il prezzo di quelli attivi diminuì drasticamente lasciando i creatori di contenuti in una situazione di incertezza.
Il Cambio di Politiche di YouTube
In risposta a questo evento, YouTube ha rivisto le proprie politiche sulla monetizzazione e ha introdotto regole più stringenti sui contenuti, cercando di offrire un ambiente più sicuro per gli inserzionisti.
Come richiedere la monetizzazione su YouTube.
Una volta soddisfatti i requisiti appena menzionati il procedimento per ottenere la verifica del canale per partecipare al programma partner di YouTube è il seguente:
- Computer:
2.Android/iOS:
Quanto si guadagna su YouTube con il Programma Partner?
La fonte di guadagno principale di YouTube e, di conseguenza, dei creator sono gli annunci i quali vengono distinti in:
- Annunci video ignorabili;
- Annunci bumper;
- Annunci video non ignorabili;
- Annunci display;
Da un punto di vista pratico YouTube, utilizzando sofisticati algoritmi, offre agli inserzionisti lo spazio migliore per raggiungere gli obiettivi pubblicitari prefissati e, tramite differenti tipologie di annuncio, realizza un profitto che poi viene diviso con il creator.
Il guadagno viene ripartito con una trattenuta del 40% da parte di YouTube. Per questo motivo, se avete ottenuto un guadagno lordo di 100€ di questi 40€ andranno a YouTube, mentre i restanti 60€ saranno attribuiti al creator, colui che ha caricato i video che hanno generato tale somma.
Come fa YouTube a decidere quanto vale un annuncio?
Dobbiamo considerare che l’algoritmo della piattaforma prende in considerazione una serie di fattori quali, ad esempio, l’età dello spettatore, la nicchia specifica del contenuto, il periodo in cui il video è stato visto (solitamente è più alto nei mesi autunnali-invernali, in particolare nelle settimane che precedono il Natale), il paese dal quale il video viene guardato.
Uno dei dati più importanti e maggiormente citati quando si parla di monetizzazione tramite annunci è il CPM cioè il “Costo per mille effettivo” o “Entrate medie lorde stimate per mille impressioni di annunci pubblicati”. Tramite questo dato, che dipende dalla serie di fattori appena menzionati, possiamo calcolare le nostre entrate lorde (pre-divisione con YouTube) come mostrato in questo screen:
Come potete notare, moltiplicando il numero di impressioni dell’annuncio (il numero di volte in cui un annuncio è stato mostrato su un video) per il CPM otterremo le entrate pubblicitarie di YouTube.
Ogni video ha un differente CPM in base a svariati fattori ma, prima di entrare ulteriormente nello specifico, mediamente il CPM di un canale YouTube che tratta temi generici è intorno ai 2$, quindi una volta dato il 40% a YouTube, avremo un’entrata di 1,20$ ogni 1000 visualizzazioni.
Con un CPM di questa tipologia potremo calcolare per un milione di visualizzazioni un guadagno lordo di 2800$.
Ottenere un CPM molto più alto è possibile con una serie di accorgimenti di cui parleremo tra poco.
Che differenza c’è tra la monetizzazione di video lunghi e “Short”.
Quanto detto fino ad ora vale esclusivamente per i video classici di YouTube, quelli in formato orizzontale o, in generale, i contenuti che non rientrano nella categoria “Short”.
YouTube ha introdotto da qualche mese la monetizzazione anche per i suoi video brevi, così detti “Short“, ma per motivi legati alla differente visualizzazione dei contenuti di questa tipologia i guadagni sono molto più ristretti e da un certo punto di vista sono più un incentivo a postare anche sulla piattaforma di Google più che un vero e proprio sistema per aumentare la qualità dei contenuti.
Mediamente i guadagni per 1000 visualizzazioni su un contenuto “Short” è di 0,03-0,10$, questo vuol dire che se con un “video lungo/classico” con un CPM di 2$ al netto della parte spettante di YouTube riceverete 1,20$, per raggiungere la stessa cifra con un video “Short” avrete bisogno di circa 20.000 visualizzazioni (prendendo la cifra più alta di 0,10$ ogni 1000 visualizzazioni).
Quali sono le nicchie con la monetizzazione più alta su YouTube?
Poco fa abbiamo parlato di contenuti generici con un CPM di circa 2$.
Uno degli elementi fondamentali se si vuole ottenere un CPM maggiore e una possibilità in più di stringere accordi profittevoli con brand per aumentare i guadagni del vostro canale YouTube è quello di scegliere una nicchia, dunque un segmento di mercato per il quale produrrete contenuti.
Un esempio di nicchia monetizzabile su YouTube
Un esempio può essere quello dei prodotti per la cura della barba. Immaginate un canale dedicato esclusivamente a questa specifica nicchia, YouTube avrà tutto l’interesse affinché gli annunci degli inserzionisti che sono interessati nel promuovere prodotti per la barba quali rasoi, creme e dopo barba, appaiano nei vostri video.
Questo vuol dire che entrando in una nicchia tendenzialmente non competitiva, nonostante non avrete un numero di visualizzazioni particolarmente alto come potrebbe essere per una nicchia più vasta, potrebbe consentirvi paradossalmente di ottenere un CPM superiore alla media e guadagni maggiori.
Questo risultato è dovuto al fatto che più una nicchia è specifica e più gli inserzionisti pagano per aggiudicarsi la possibilità di ottenere quei posti, dato che rispetto ad un canale che propone contenuti generici e non legati alla nicchia della cura della barba, il canale specifico avrà maggiori possibilità di convertire i visualizzatori in clienti dell’inserzionista.
Lista delle nicchie con CPM più alto nel 2023
Esistono determinate nicchie con CPM mediamente più alti rispetto alle altre, solitamente sono nicchie in cui si parla di denaro o comunque dove c’è più competizione da parte degli inserzionisti per aggiudicarsi i video in tema, di seguito vi riporterò alcune delle più remunerative secondo i dati degli ultimi 10 anni:
- Dropshipping;
- Marketing digitale;
- Finanza personale;
- Investimenti;
- Guadagnare soldi online;
- Investimenti immobiliari;
Queste nicchie hanno CPM che, in determinati casi, arrivano a superare ampiamente i 20$.
Quanto si può guadagnare con la monetizzazione di YouTube nel 2023.
Ora che avete una visione generale di come funziona la monetizzazione su YouTube è giunto il momento di fare qualche calcolo.
Un calcolo dei guadagni realizzabili su YouTube
Poniamo che i vostri contenuti siano in italiano e produciate esclusivamente video in forma lunga (no “short”), per guadagnare 1000$ netti al mese avrete bisogno, rimanendo in una nicchia generica con CPM di 2$, di circa 1,5 milioni di visualizzazioni mensili.
Questo perché dai 3000$ lordi dovrete togliere il 40% che trattiene YouTube, raggiungendo quindi 1800$. Da questi 1800$ dovrete però sottrarre il denaro che il vostro Erario richiede (dovrete pagare le imposte/tasse/contributi), per questo motivo ho stimato un’ulteriore diminuzione dal lordo al netto di circa un 40%.
L’importanza della scelta di una nicchia di mercato
È chiaro che più si sceglie una nicchia specifica/remunerativa e minori saranno le visualizzazioni necessarie per ottenere tale risultato. Con un progetto ben strutturato e utilizzando gli ulteriori metodi di monetizzazione (riprendendo il nostro esempio precedente, potrebbe essere un accodo di partnership diretta con un’azienda di prodotti per la cura della barba) i guadagni possono crescere e trasformare anche un numero di visualizzazioni minore in uno stipendio a tempo pieno.
È possibile lavorare e vivere con la monetizzazione di YouTube?
L’impegno ripaga
Alla luce di quanto discusso finora, la risposta sembra ovvia: non solo puoi “vivere di YouTube”, ma con il giusto impegno e dedizione, puoi anche costruire una carriera di successo dimostrando le tue competenze e prodotti.
Il potere degli spettatori per monetizzare il tuo canale YouTube
Uno degli aspetti cruciali, spesso sottovalutato, è l’importanza di chi guarda i tuoi video. Un pubblico genuinamente interessato a ciò che condividi potrebbe aprirti opportunità lavorative inaspettate, rendendo la monetizzazione tramite partnership un bonus e non la principale fonte di reddito.
Cosa considerare prima di tuffarti nel mondo di YouTube
Prima di avventurarti in questo viaggio, rifletti seriamente su alcuni punti:
- Quanto tempo puoi investire? La creazione di contenuti di qualità richiede tempo ed energia.
- Qual è la tua nicchia? Trova un settore o argomento che ti appassiona e che possa interessare anche ad altri.
- Visualizzazioni o Impatto: Non è sempre necessario avere video con milioni di visualizzazioni. A volte, raggiungere il pubblico giusto può offrirti opportunità lavorative e di partnership più significative.
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