Cos’è un circuit breaker?
Un circuit breaker nel mondo finanziario è un meccanismo di salvaguardia, simile a un interruttore di sicurezza, che si attiva automaticamente per prevenire eccessive oscillazioni di prezzo in un lasso di tempo molto breve. Questi strumenti sono fondamentali per mantenere l’integrità e la stabilità dei mercati finanziari, soprattutto in periodi di elevata incertezza o volatilità.
L’origine dei circuit breaker è radicata nella crisi finanziaria del 1987, nota come “Black Monday“. In quel giorno, i mercati globali crollarono vertiginosamente, con il Dow Jones Industrial Average che perse oltre il 22% in un solo giorno. Questo evento senza precedenti mise in evidenza la necessità di sistemi automatici che potessero intervenire per prevenire movimenti di mercato eccessivamente rapidi e irrazionali.
Da allora, i circuit breaker sono stati implementati in molte borse di tutto il mondo e hanno subito diverse evoluzioni per adattarsi ai cambiamenti dei mercati finanziari. Ad esempio, dopo il Flash Crash del 2010, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha rafforzato ulteriormente i meccanismi dei circuit breaker, introducendo regole più stringenti e soglie più basse per la loro attivazione.
Tipologie di circuit breaker
Esistono circuit breaker individuali, che si applicano a singoli titoli, e circuit breaker di mercato, che riguardano indici di mercato più ampi come l’S&P 500 o il Dow Jones. Ognuno di questi ha soglie di attivazione diverse, basate su percentuali predeterminate di calo o aumento del prezzo.
Le soglie dei circuit breaker sono calcolate in percentuale rispetto al prezzo di chiusura del giorno precedente. Queste soglie variano a seconda del mercato e possono essere aggiustate in base alle condizioni di mercato prevalenti. In generale, una volta raggiunta una soglia, il trading dell’asset in questione viene sospeso per un periodo di tempo determinato, che può variare da pochi minuti a un’intera giornata di trading, a seconda della gravità della fluttuazione di prezzo.
Impatto psicologico e pratico
L’attivazione di un circuit breaker ha ovviamente un impatto psicologico sugli investitori e sui trader. Offre infatti un momento di pausa in cui le persone possono raccogliere informazioni aggiuntive, valutare la situazione e prendere decisioni ponderate. Questa pausa aiuta a prevenire decisioni affrettate basate sul panico, che possono aggravare ulteriormente la volatilità del mercato.
Punti chiave
- I circuit breaker sono meccanismi automatici che sospendono il trading per prevenire movimenti di prezzo eccessivi.
- Sono stati introdotti come risposta a eventi di mercato estremi, come il “Black Monday” del 1987.
- Contribuiscono a stabilizzare il mercato offrendo pause per valutazioni ponderate.
- Non possono prevenire completamente un crash di mercato, ma possono mitigarne l’impatto e la velocità.
Come funzionano i circuit breaker?
I circuit breaker nei mercati finanziari operano come dei veri e propri paracaduti di sicurezza che intervengono in situazioni di estrema volatilità. Come anticipato, la loro funzione primaria è quella di prevenire movimenti di mercato troppo rapidi e irrazionali, che potrebbero portare a conseguenze negative per gli investitori e per l’economia nel suo complesso. Il funzionamento di base di un circuit breaker è relativamente semplice. Quando un indice di mercato, come l’S&P 500 o il Dow Jones Industrial Average, subisce un’oscillazione di prezzo oltre una certa soglia percentuale in un lasso di tempo definito, il circuit breaker si attiva automaticamente. Questa attivazione comporta la sospensione temporanea del trading sul mercato.
Le soglie di attivazione dei circuit breaker sono calibrate con attenzione. Sono determinate in base a percentuali fisse del movimento di prezzo e sono impostate per reagire a variazioni importanti. Queste soglie sono pensate per essere sensibili abbastanza da reagire a situazioni di vero rischio, ma non così sensibili da attivarsi per normali fluttuazioni di mercato.
Il loro ruolo per la stabilità dei mercati
Uno degli aspetti più importanti di questi strumenti consiste nella loro capacità di mantenere e ripristinare la fiducia degli investitori. In un mercato senza questi meccanismi di sicurezza, gli investitori potrebbero essere esposti a perdite devastanti a causa di movimenti di prezzo irrazionali e imprevedibili. I circuit breaker forniscono una rete di sicurezza psicologica, assicurando agli investitori che esistono misure per proteggere il mercato da eccessive fluttuazioni.
Inoltre, questi meccanismi aiutano a prevenire ciò che è noto come “herding behavior” (in italiano, comportamento del gregge), ovvero la tendenza degli investitori a seguire la massa. In situazioni di panico o particolare euforia, gli investitori tendono ad agire in modo irrazionale, causando fluttuazioni di mercato eccessive. I circuit breaker interrompono questo ciclo, offrendo un momento di pausa per la riflessione e la valutazione obiettiva.
Un altro aspetto di particolare importanza è quello di controbilanciare la velocità e la volatilità indotta dalla tecnologia del il trading ad alta frequenza, fornendo un sistema aggiuntivo per evitare reazioni a catena distruttive.
Casi studio
Esaminando questi eventi storici, potremo comprendere meglio come i circuit breaker abbiano influenzato il corso degli eventi nei mercati finanziari moderni:
- Flash crash del 2010: Il 6 maggio 2010, il mercato azionario degli Stati Uniti ha vissuto una delle sue più rapide e intense cadute, nota come “Flash Crash”. In un lasso di tempo incredibilmente breve, l’indice Dow Jones Industrial Average ha perso quasi 1.000 punti, per poi recuperare gran parte di quelle perdite entro la fine della giornata. I circuit breaker giocarono un ruolo fondamentale nel contenere questa situazione, sospendendo temporaneamente il trading e permettendo ai mercati di stabilizzarsi.
- Il lunedì nero del 1987: Il “Black Monday” del 19 ottobre 1987 è l’esempio chiave dei rischi di operare su mercati sprovvisti di meccanismi di sicurezza automatici. In quel giorno, i mercati azionari di tutto il mondo crollarono, con il Dow Jones che registrò una perdita del 22,6%. Questo evento fu uno dei catalizzatori per l’introduzione di questi sistemi di sicurezza, poiché evidenziò chiaramente la necessità di meccanismi automatici per prevenire il panico e le reazioni a catena.
- La pandemia COVID-19: Durante i primi mesi della pandemia, i mercati finanziari globali sono stati oggetto di una volatilità estrema. I circuit breaker sono stati attivati più volte nelle Borse di tutto il mondo per gestire l’incertezza causata dalla crisi sanitaria.
Critiche e limiti
Sebbene i circuit breaker siano generalmente visti come strumenti essenziali per la stabilità dei mercati, non sono esenti da critiche e limiti da parte di alcuni esperti e non solo. Tra questi troviamo:
- Effetto psicologico del “conto alla rovescia”: Alcuni esperti sostengono che l’attesa, durante la sospensione del trading, possa creare un effetto conto alla rovescia, nel quale gli investitori si preparano per una vendita massiva non appena il mercato riapre. Questo può potenzialmente aggravare la volatilità invece di attenuarla.
- Problemi di calibrazione: La calibrazione delle soglie di attivazione dei circuit breaker è un’altra area che desta preoccupazione. Soglie impostate in modo non ottimale possono portare a frequenti interruzioni dell’operatività sui mercati, causando frustrazione e potenzialmente danneggiando la fluidità del mercato. D’altra parte, soglie troppo elevate potrebbero non fornire la protezione necessaria in situazioni di estrema volatilità.
- Impatto sui mercati emergenti: In questi mercati, la liquidità è spesso più bassa e la volatilità intrinseca può essere maggiore, il che rende più difficile stabilire soglie appropriate per i circuit breaker.
- Effetti a lungo termine: Alcuni critici sottolineano che, nonostante questi strumenti possano essere efficaci nel gestire la volatilità a breve termine, ma non essere in grado di affrontare i problemi strutturali alla base della volatilità del mercato.
Domande frequenti
- Che cos’è un circuit breaker nel contesto finanziario? È un meccanismo automatico che sospende temporaneamente il trading sui mercati finanziari in risposta a movimenti di prezzo eccessivi in un breve lasso di tempo.
- Come funzionano i circuit breaker? Si attivano automaticamente quando il prezzo di un indice o di un titolo scende o sale oltre una certa soglia percentuale, causando una pausa nel trading.
- Quali sono le soglie tipiche per i circuit breaker? Variano a seconda del mercato, ma solitamente consistono in soglie a -7%, -13% e -20% dal prezzo di chiusura del giorno precedente.
- I circuit breaker influenzano tutti i tipi di titoli? Sì, influenzano sia i titoli individuali sia gli indici di mercato, sebbene le soglie e le regole specifiche possano variare da mercato a mercato.
- Possono i circuit breaker prevenire un crash di mercato? Possono mitigare l’impatto e la velocità di un crash di mercato, ma non possono prevenire completamente le cause sottostanti di un crollo.