Che cosa sono le agenzie di rating
Le agenzie di rating svolgono un ruolo fondamentale nel mondo finanziario, fungendo da arbitri dell’affidabilità creditizia. Non si limitano a valutare la solvibilità di un emittente di debito, ma forniscono anche una previsione sul rischio di default. Queste valutazioni aiutano gli investitori a determinare il tasso di interesse che dovrebbero richiedere per prestare denaro, influenzando così direttamente il costo del debito per aziende e governi.
Di fatto, il rating di un’entità influisce sul suo accesso ai mercati dei capitali. Un rating alto può abbassare il costo di emissione di nuovi debiti, mentre un rating basso può aumentarlo, rendendo più difficile per l’entità finanziarsi attraverso l’emissione di obbligazioni o altre forme di debito.
Punti chiave
- Le agenzie di rating valutano la solvibilità: Assegnano un voto ai debiti di aziende, governi ed enti, influenzando le decisioni di investimento.
- Le “Tre Sorelle” dominano il settore: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch sono le principali agenzie di rating a livello mondiale.
- Modello economico “Issuer-Pays”: Le agenzie sono tipicamente finanziate dagli emittenti dei titoli che valutano. Ciò solleva questioni riguardo al possibile conflitto di interesse.
Le principali agenzie di rating: le “tre sorelle”
Le agenzie di rating più influenti nel mercato mondiale, spesso definite come le “tre sorelle”, sono senza dubbio Standard & Poor’s (S&P), Moody’s e Fitch.
- Standard & Poor’s (S&P): spesso abbreviata in S&P, è più di una semplice agenzia di rating. Fondata nel 1860, ha una storia che attraversa diversi secoli, evolvendosi da una piccola azienda, che pubblicava informazioni finanziarie sulle ferrovie, a un gigante globale nel campo del rating creditizio. S&P è rinomata per la sua vasta gamma di indici, tra cui il celebre S&P 500, un barometro per il mercato azionario statunitense. La loro metodologia di rating è un mix sofisticato di analisi quantitative e qualitative, esaminano non solo i bilanci, ma anche le prospettive di mercato e la stabilità settoriale.
- Moody’s: fondata nel 1909 da John Moody, è un altro pilastro nel mondo del rating. La sua forza risiede nella profondità e nella precisione delle sue analisi, che spaziano da valutazioni sui debiti sovrani a quelli aziendali. La metodologia di Moody’s si distingue per un approccio olistico. Non si limita a guardare i numeri, esamina anche le condizioni macroeconomiche, la stabilità politica e altri fattori esterni che potrebbero influenzare la capacità di un’entità di onorare i suoi debiti.
- Fitch Ratings: sebbene sia la più giovane delle tre, in quanto fondata nel 1913, non è meno influente. È conosciuta per il suo approccio rigoroso e trasparente nella valutazione del credito. Ciò che la distingue è l’enfasi sulla trasparenza e sull’accessibilità delle sue metodologie di rating. Fitch si concentra fortemente sulla sostenibilità a lungo termine del debito, esaminando non solo la capacità attuale di un’entità di pagare, ma anche come potrebbe evolversi nel tempo.
Lista delle agenzie di rating nel 2023
Oltre alle già citate “tre sorelle”, alcune delle più importanti agenzie di rating sono:
- DBRS Morningstar: Questa agenzia, nata dalla fusione tra DBRS e Morningstar, si sta distinguendo per la sua analisi indipendente e la sua crescente presenza internazionale.
- A.M. Best: Specializzata in rating per il settore assicurativo, A.M. Best è un punto di riferimento per la valutazione della solidità finanziaria delle assicurazioni.
- Kroll Bond Rating Agency (KBRA): Si è affermata come un’alternativa interessante alle agenzie tradizionali.
- CRISIL: Una delle principali agenzie di rating in India, CRISIL offre analisi e rating nel mercato asiatico.
Il processo di valutazione delle agenzie di rating
Il processo di rating è una procedura complessa e multilivello, che richiede un mix di analisi quantitative e qualitative. Ma come si svolge esattamente? Cosa determina se un’entità riceverà un rating ‘AAA’ o ‘D’?
- Raccolta dati e analisi iniziale: Il primo passo consiste nella raccolta di una vasta gamma di dati. Le agenzie esaminano bilanci, rendiconti finanziari, piani aziendali e, nel caso dei debiti sovrani, variabili macroeconomiche come il PIL, il debito pubblico, la crescita economica e la stabilità politica. Ma non è solo una questione di numeri: le agenzie guardano anche fattori come la qualità della gestione, la competitività dell’industria e le condizioni di mercato.
- Valutazione qualitativa: Superata la prima fase, entra in gioco la valutazione qualitativa. Gli analisti delle agenzie di rating cercano di comprendere la storia dietro questi numeri. Per esempio, una società potrebbe avere un debito elevato, ma se ha un piano credibile per ridurlo, questo potrebbe influenzare positivamente il suo rating. Allo stesso modo, un paese con problemi politici interni potrebbe essere visto come un rischio più alto, anche se i suoi dati economici sono solidi.
- Proiezioni e analisi degli scenari: Una parte fondamentale del processo è la creazione di proiezioni e scenari futuri. Gli analisti si pongono domande come: “Cosa accadrebbe se l’economia entrasse in recessione?” o “Come reagirebbe questa azienda a un improvviso cambiamento nel suo settore?”. Questo tipo di analisi aiuta a comprendere non solo dove un’entità si trova in questo momento, ma anche quanto sia preparata ad affrontare sfide future.
- Interazione con l’entità valutata: Di primaria importanza è anche l’interazione con l’entità che viene valutata. Le agenzie di rating spesso organizzano riunioni con i dirigenti delle aziende, o con rappresentanti governativi, al fine di comprendere la visione interna ed esaminare piani e strategie future.
- Il ruolo dei comitati di rating: Una volta raccolte e analizzate tutte queste informazioni, il caso viene portato davanti a un comitato di rating. Questo comitato è composto da analisti esperti che discutono e valutano l’entità in esame. La decisione finale sul rating è il risultato di un dibattito approfondito che tiene conto di tutti gli aspetti analizzati.
- Pubblicazione e monitoraggio: Dopo la decisione, il rating viene pubblicato. Tuttavia, il lavoro delle agenzie non finisce qui. Continuano a monitorare l’entità, pronte ad aggiornare il rating nel caso in cui le condizioni dovessero variare.
Lista e significato dei vari rating
I rating sono suddivisi in diverse categorie che riflettono la solvibilità di un’entità. Questi rating vanno da livelli di alta qualità, che indicano un basso rischio di default, a livelli speculativi, che indicano un rischio più elevato.
I rating di investimento
- ‘AAA’ (o equivalente): Questo è il rating più alto, indica un’estrema solidità finanziaria e un bassissimo rischio di default. Entità con un rating ‘AAA’ hanno un’eccellente capacità di onorare i loro impegni finanziari.
- ‘AA’, ‘A’, e ‘BBB’: Questi rating sono ancora considerati di alta qualità. ‘AA’ indica un rischio molto basso di default, mentre ‘A’ e ‘BBB’ indicano rispettivamente un rischio basso e moderato. Entità con questi rating sono generalmente in buone condizioni finanziarie, ma possono essere più sensibili a cambiamenti economici e finanziari rispetto a quelle con rating ‘AAA’.
I rating speculativi o non investment grade
- ‘BB’, ‘B’, ‘CCC’, ‘CC’, e ‘C’: Questi rating sono al di sotto della soglia di investimento. Indicano un maggior rischio di default. ‘BB’ e ‘B’ rappresentano un rischio speculativo, ma con possibilità di soddisfare gli impegni finanziari. ‘CCC’ e ‘CC’ indicano un alto rischio di default. ‘C’ è spesso riservato a entità in condizioni finanziarie molto precarie o in prossimità del default.
- ‘D’: Questo rating è assegnato a entità che sono già in default sui loro obblighi finanziari. Rappresenta la più bassa qualità creditizia.
Variazioni all’interno delle categorie e stabilità nel tempo
All’interno di queste categorie principali, le agenzie di rating utilizzano spesso modificatori come ‘+’, ‘-‘ o numeri (ad esempio, ‘A1’, ‘A2’, ‘A3’ per Moody’s) per fornire sfumature ulteriori. Questi modificatori indicano la posizione relativa di un entità all’interno di una categoria di rating.
Oltre ai rating a lungo termine, esistono rating a breve termine, che valutano la capacità di un’entità di soddisfare impegni finanziari nel breve termine, generalmente entro un anno. Anche questi hanno diverse categorie, da quelle che indicano una forte capacità di pagamento (ad esempio, ‘A-1’ di S&P) a quelle che suggeriscono una capacità di pagamento più debole.
Infine, nel valutare la categoria specifica, è importante considerare anche la stabilità del rating nel tempo. Un rating che viene rivisto frequentemente in direzioni diverse può indicare instabilità finanziaria o incertezza.
Chi controlla le agenzie di rating
Le agenzie di rating, considerata la loro capacità di influenzare i mercati finanziari globali, sono oggetto di attenta regolamentazione. Queste normative mirano a garantire che il processo di rating sia il più trasparente e imparziale possibile.
Dopo la crisi finanziaria del 2008, in cui le agenzie di rating furono criticate per il loro ruolo nel sovrastimare la sicurezza di alcuni strumenti finanziari, è diventata evidente la necessità di una maggiore regolamentazione. In risposta, numerose giurisdizioni, in particolare l’Unione Europea e gli Stati Uniti, hanno implementato nuove normative.
Le attuali regolamentazioni in materia si concentrano su diversi aspetti chiave:
- Trasparenza: Le agenzie devono divulgare le metodologie, i modelli e le assunzioni chiave usate nei loro processi di rating.
- Gestione dei conflitti di interesse: Visto il modello di business “issuer-pays”, di cui si approfondirà a breve, le agenzie sono tenute a gestire e minimizzare eventuali conflitti di interesse.
- Responsabilità: In alcune giurisdizioni, le agenzie di rating sono legalmente responsabili per i rating che forniscono, aumentando la pressione verso una maggiore accuratezza e prudenza.
A livello internazionale, organizzazioni come l’IOSCO (International Organization of Securities Commissions) stabiliscono principi fondamentali per la regolamentazione. L’Unione Europea ha introdotto regolamenti che richiedono alle agenzie di rating di registrarsi e di sottostare alla supervisione dell’ESMA (European Securities and Markets Authority). Queste norme mirano a garantire che i rating siano liberi da influenze esterne e basati su analisi accurate e complete. Negli Stati Uniti, il Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act ha introdotto una serie di misure per aumentare la trasparenza e la responsabilità delle agenzie di rating, inclusa una maggiore supervisione da parte della SEC (Securities and Exchange Commission).
Come guadagnano le agenzie di rating
Nel cosiddetto modello “issuer-pays“, gli emittenti di debito – aziende e governi – pagano le agenzie di rating per valutare i propri strumenti finanziari. Questo modello è predominante nel settore, ma ha sollevato preoccupazioni sul possibile conflitto di interesse, dato che le agenzie potrebbero essere inclini a fornire valutazioni più favorevoli per attrarre o mantenere clienti. Le 3 le fonti principali di guadagno delle agenzie di rating sono:
- Le commissioni pagate dagli emittenti: La principale fonte di reddito per le agenzie di rating, ad oggi, proviene dalle commissioni pagate dagli emittenti per valutare i loro debiti. Queste commissioni variano in base alla complessità e alla dimensione dell’emissione di debito.
- Vendita di analisi finanziarie e dati di mercato: Gli investitori e altre parti interessate, si affidano a queste informazioni per prendere decisioni, rendendo i dati e le analisi delle agenzie risorse preziose nel mercato finanziario.
- Servizi di consulenza: Alcune agenzie di rating offrono anche servizi di consulenza e prodotti analitici personalizzati, che possono comprendere analisi di scenario, valutazioni di rischio specifiche e altri servizi ad hoc per clienti aziendali o istituzionali.
Sfide e critiche al modello economico delle agenzie di rating
Il dibattito più acceso riguarda il potenziale conflitto di interesse nel modello “issuer-pays”. Le critiche sostengono che questo modello possa compromettere l’imparzialità delle valutazioni, incentivando le agenzie a favorire gli emittenti che pagano per i loro servizi. In risposta, molte agenzie hanno implementato misure di governance interna per mitigare questi potenziali conflitti. Tali misure includono l’indipendenza degli analisti di rating dalle pressioni commerciali e l’uso di comitati di revisione per garantire l’oggettività dei rating. Inoltre, esistono alternative al modello “issuer-pays”, come il modello “investor-pays“, dove sono gli investitori a pagare per l’accesso ai rating. Nonostante possa essere una soluzione interessante, anche questo modello solleva dei dubbi, come la possibilità che gli investitori richiedano rating su misura o che le informazioni sui rating diventino meno accessibili al pubblico.
Casi studio celebri e analisi di specifici rating
In questa sezione illustreremo alcuni casi studio reali per mostrare l’impatto dei rating sulle economie aziendali e nazionali.
Downgrade del rating del debito sovrano dell’Italia
- Situazione: Nel 2011, diverse agenzie di rating, tra cui Standard & Poor’s e Moody’s, hanno declassato il rating del debito sovrano dell’Italia.
- Impatto: Questo downgrade ha portato a un immediato aumento dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, aumentando i costi di finanziamento per il governo italiano. Ad esempio, i rendimenti sui titoli decennali sono saliti oltre il 7%, un livello considerato insostenibile.
- Risposta del mercato: I mercati azionari hanno reagito negativamente, con un calo significativo nella borsa italiana e un aumento della volatilità nei mercati europei.
Upgrade del rating di Tesla, Inc.
- Situazione: Nel 2020, S&P Global Ratings ha aumentato il rating creditizio di Tesla da B+ a BB-.
- Impatto: L’upgrade ha segnalato una maggiore fiducia nella capacità di Tesla di generare flussi di cassa positivi e gestire il suo debito. Questo ha avuto un impatto positivo sul prezzo delle azioni di Tesla.
- Dati rilevanti: Dopo l’annuncio, le azioni di Tesla hanno registrato un notevole incremento, consolidando la posizione come una delle aziende automobilistiche più grandi al mondo per capitalizzazione di mercato.
La crisi del debito greco e il ruolo delle agenzie di rating
- Situazione: Tra il 2009 e il 2010, la Grecia ha subito numerosi downgrade da parte delle principali agenzie di rating a causa di gravi problemi finanziari e di bilancio.
- Impatto: I downgrade hanno accelerato la crisi del debito sovrano greco, portando a un salvataggio internazionale e a rigide misure di austerità. Ad esempio, dopo alcuni downgrade critici, i rendimenti sui titoli di Stato greci a 10 anni hanno raggiunto picchi storici, riflettendo un’elevata percezione di rischio.
- Risposta del mercato: Il costo elevato del debito ha avuto un impatto diretto sull’economia greca, portando a una profonda recessione e a un aumento della disoccupazione.
Downgrade di Ford Motor Company durante la crisi finanziaria
- Situazione: Nel 2006, le agenzie di rating hanno declassato Ford Motor Company a status di “junk“, o non investment grade.
- Impatto: Le difficoltà finanziarie sono state la ragione dietro questo downgrade di Ford in quel periodo, portando a un aumento del costo del debito e a una evidente pressione finanziaria.
- Risposta del mercato: Ford ha affrontato un calo delle vendite e una riduzione della quota di mercato che, in concomitanza con il rating più basso, hanno contribuito a una visione negativa dell’azienda da parte degli investitori.
L’impatto del rating AAA di Microsoft
- Situazione: Microsoft ha mantenuto un rating AAA per diversi anni, una rarità tra le aziende tecnologiche.
- Impatto: Questo rating di massima affidabilità ha permesso a Microsoft di accedere a condizioni di finanziamento estremamente favorevoli, riducendo i costi dei suoi debiti.
- Dati rilevanti: Grazie al suo rating elevato, Microsoft ha potuto emettere obbligazioni con tassi di interesse molto bassi, dimostrando la fiducia del mercato nella sua stabilità finanziaria e nella sua capacità di generare flussi di cassa.
La crisi del rating di Deutsche Bank
- Situazione: Nel 2016, diverse agenzie di rating, tra cui Moody’s, hanno declassato Deutsche Bank a causa di preoccupazioni sulla sua redditività e sulla sua strategia di ristrutturazione del debito.
- Impatto: I downgrade hanno aumentato i costi di finanziamento della banca e hanno suscitato perplessità sulla sua stabilità finanziaria.
- Risposta del mercato: Il downgrade ha portato a una fuga di capitali e a una pressione sui prezzi delle azioni.
L’aumento del rating del Brasile
- Situazione: All’inizio degli anni 2000, il Brasile ha ricevuto upgrade del suo rating sovrano da diverse agenzie.
- Impatto: Gli upgrade hanno coinciso con un periodo di crescita economica e stabilità in Brasile, migliorando la fiducia degli investitori internazionali.
Impatto dei rating sul mercato dei consumatori
Immaginiamo, ad esempio, di vivere in un Paese il cui rating del debito sovrano viene improvvisamente declassato. Questo evento, che potrebbe sembrare relegato alle pagine dei giornali finanziari, ha in realtà effetti palpabili nella vita delle persone. Le banche, rispondendo all’aumentato rischio percepito, potrebbero iniziare a innalzare i tassi di interesse sui mutui e sui prestiti personali. Per una famiglia che sta pianificando di acquistare una casa, questo significa rate del mutuo più elevate.
Allo stesso modo, consideriamo un’azienda che, grazie a un upgrade del suo rating creditizio, riesce ad accedere a finanziamenti a condizioni più vantaggiose. Questa azienda potrebbe decidere di investire in nuove tecnologie o di espandere le sue operazioni, creando nuovi posti di lavoro e stimolando l’economia locale. Per i consumatori, ciò potrebbe tradursi in una maggiore disponibilità di prodotti e servizi innovativi, o in opportunità di lavoro in un settore in espansione.
Ma l’impatto dei rating va oltre le dinamiche di credito e investimento. Consideriamo il caso di un Paese emergente che riceve un upgrade del rating sovrano. Questo segnale di fiducia potrebbe attirare investitori esteri, portando a un afflusso di capitali nel Paese. L’effetto a cascata potrebbe rappresentare un rafforzamento dell’economia locale, con benefici che si estendono dal mercato del lavoro all’aumento della spesa per infrastrutture e servizi sociali. D’altra parte, un downgrade può avere l’effetto opposto, causando una fuga di capitali e un conseguente rallentamento dell’economia.
Domande frequenti
- Che cosa sono esattamente le agenzie di rating? Le agenzie di rating sono entità che valutano la capacità di aziende, governi e altri enti di ripagare i propri debiti, assegnando un rating che indica il livello di rischio.
- Chi sono le principali agenzie di rating? Le principali agenzie di rating sono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, spesso chiamate le “Tre Sorelle”.
- Come influenzano le agenzie di rating l’economia di un paese? I rating influenzano i costi di finanziamento dei debiti di un paese, incidendo su tassi di interesse e fiducia degli investitori.
- Chi paga per i servizi delle agenzie di rating? Tipicamente, sono gli emittenti dei titoli (governi, aziende) a pagare le agenzie per i loro servizi di rating.
- Come sono cambiati i rating nel tempo? I rating si sono evoluti per includere fattori ESG e adattarsi ai cambiamenti nel panorama economico e finanziario globale.
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