Che cos’è l’analisi fondamentale?
Con l’espressione “analisi fondamentale” ci riferiamo allo strumento utilizzato da investitori, trader e, in generale, chi ha una discreta esperienza nei mercati finanziari, per valutare il prezzo “corretto” di un titolo (es. azioni Apple) in base alle caratteristiche economico-finanziarie della società scelta.
Per spiegarlo nel modo più semplice possibile, è un metodo che viene utilizzato per comprendere, quantomeno da un punto di vista prettamente teorico, se un’azienda sulla quale vogliamo investire ha potenzialmente un margine di crescita o meno.
Da un punto di vista pratico, l’analisi fondamentale studia tutto ciò che potrebbe mutare il valore dell’azienda, da fattori macroeconomici quale lo stato dell’economia fino a elementi microeconomici come possono essere i manager che compongono la società, lo sviluppo del mercato specifico nel quale opera e il bilancio d’esercizio di quest’ultima.
L’obiettivo dell’analista fondamentale è quello di determinare un valore che possa essere confrontato con il prezzo attuale del titolo azionario per valutare se quest’ultimo è sottovalutato o sopravvalutato dagli investitori. Solitamente questa cifra viene definita “fair value” o valore reale di un’azione.
Nel caso in cui il titolo sia sottovalutato, avrà senso acquistarlo e attendere che il prezzo di mercato salga.
Se il valore assegnato è invece inferiore rispetto a quello di mercato, ci troveremo dinanzi ad un titolo sopravvalutato, quindi non avrà senso acquistarlo.
Differenza tra analisi fondamentale e analisi tecnica.
Una volta capito, a grandi linee, qual è lo scopo dell’analisi fondamentale è lecito chiedersi cosa differenzi quest’ultima dall’analisi tecnica.
L’analisi tecnica, a differenza di quella fondamentale, fonda il suo metodo sullo studio dei grafici di prezzo della singola azione alla ricerca di pattern ricorrenti per ottenere possibilità maggiori di aprire posizioni che si riveleranno (quantomeno nelle speranze dell’investitore/trader) profittevoli.
Solitamente l’analisi tecnica è preferita dai trader perché, sempre rimanendo in un campo che ammette eccezioni, può essere utilizzata per creare strategie profittevoli sfruttando più operazioni. Si potrebbe anche dire che più la durata media di queste operazioni tende verso il basso meno ha importanza l’analisi fondamentale; al contrario, per chi è interessato a investire e ha un range di tempo relativamente ampio, l’analisi tecnica tende ad essere meno utile, per questo gli investitori tendono ad utilizzare prevalentemente l’analisi fondamentale.
Come viene effettuata l’analisi fondamentale?
Solitamente gli analisti studiano tre fattori:
- Lo stato generale dell’economia;
- Lo stato e la forza del settore specifico in cui opera la società;
- La performance finanziaria della società nei mesi e anni passati;
Una volta ottenuti i primi elementi, un’analisi più approfondita, può andare ulteriormente a fondo nello studio delle figure manageriali che compongono l’organo di amministrazione, le politiche interne e i progetti di sviluppo dell’azienda con il fine di ottenere un’analisi ancora più precisa, almeno potenzialmente, di quello che potrà essere il futuro della società scelta.
Quali sono le fonti dell’analisi fondamentale?
Nell’effettuare l’analisi fondamentale gli analisti utilizzano dati finanziari pubblici.
Alcuni dei dati più utilizzati sono i rendiconti finanziari come ad esempio le relazioni trimestrali e annuali.
Poniamo che tu debba effettuare un’analisi fondamentale della società “Apple”.
Seguendo quanto spiegato prima, dovrai partire valutando la situazione macroeconomica dell’economia (ci troviamo in un periodo in cui il mercato è ribassista o rialzista?), poi dovrai valutare il mercato specifico in cui opera Apple (è un momento particolarmente positivo per il mercato della tecnologia? Ci sono ricerche e progetti interessanti che potrebbero farlo crescere ulteriormente nei prossimi anni?) e infine dovrai valutare i dati finanziari emessi dalla società negli scorsi mesi/anni per valutare la solidità aziendale (gli utili nell’ultimo anno sono migliorati o peggiorati rispetto alla media degli anni scorsi?).
Una volta fatto ciò potresti anche approfondire ulteriormente la ricerca cercando ulteriori informazioni, come spiegato sopra.
Il valore intrinseco nell’analisi fondamentale. Come calcolarlo?
Uno dei presupposti principali alla base dell’analisi fondamentale è che il prezzo di mercato attuale del titolo spesso non riflette il valore reale dell’azienda rispetto ai dati finanziari pubblici e questo crea un’opportunità per l’investitore.
Secondo presupposto è che il valore ottenuto tramite l’analisi appena effettuata sia più vicino al valore reale del titolo, questo è il valore intrinseco, così detto “Intrinsic value”.
Terzo presupposto è che in futuro il prezzo di mercato del titolo raggiungerà il valore intrinseco, questo è lo scopo dell’analisi fondamentale, capire in anticipo se c’è un’opportunità di acquisto a sconto o vendita a premio.
Per quanto abbiamo parlato sempre di azioni e società, l’analisi fondamentale può essere utilizzata anche per valutare altre tipologie di titoli come le obbligazioni, i derivati, ecc.
I fattori fondamentali: quantitativi e qualitativi.
Quando analizziamo da vicino un’azienda possiamo notare due categorie differenti di fattori:
- Quantitativi: Informazioni che possono essere visualizzate utilizzando numeri, cifre e formule (es. costi, utili, margini di profitto, ecc.)
- Qualitativi: lo standard qualitativo dei prodotti, i management, il vantaggio competitivo rispetto alle altre aziende, ecc..
Entrambi questi fattori vengono analizzati in combinazione per ottenere un risultato più preciso.
A cosa serve l’analisi fondamentale? Qual è l’obiettivo dell’analisi fondamentale?
L’analisi fondamentale serve ad analizzare informazioni macroeconomiche e fattori qualitativi e quantitativi disponibili al pubblico per determinare se le azioni (ma non solo) di una società quotata in borsa sono valutate correttamente dal mercato.
Una volta compreso ciò possiamo facilmente capire che l’obiettivo finale è quello di scegliere in maniera più oculata e pragmatica su quali titoli investire.
L’analisi fondamentale serve davvero?
L’analisi fondamentale consente di stimare quale dovrebbe essere il valore di mercato di una determinata azienda, già questa affermazione ci permette di comprendere l’enorme importanza che riveste all’interno del kit del buon investitore tale strumento.
La maggior parte delle persone quando si avvicina ai mercati finanziari lo fa perché conosce una società, magari ne acquista da sempre i prodotti o ne apprezza i servizi e quindi crede che investirci possa essere una scelta profittevole.
Purtroppo non sempre questa scelta si rivela corretta.
Immaginate un investitore che dopo aver acquistato la sua prima auto elettrica, nello specifico una Tesla Model 3, durante l’estate del 2021, sia così soddisfatto dal prodotto da voler investire parte dei suoi risparmi nell’acquisto di azioni Tesla.
Così il nostro investitore acquista le sue azioni verso la fine del 2021 e, purtroppo per i suoi risparmi, non avendo analizzato la situazione macroeconomica dell’economia, si ritrova nel giro di un anno a vedere le sue azioni Tesla ad un prezzo dimezzato rispetto all’anno prima.
A questo punto non solo si ritroverà con i risparmi dimezzati ma inizierà a temere che le azioni perdano ancora valore e davanti a questa ipotesi non saprà se vendere o aspettare ancora che il prezzo risalga.
In questo esempio troviamo svariati errori e bias da parte del nostro investitore (gestione del rischio e mancata diversificazione su tutti). Se avesse effettuato un’analisi fondamentale, anche approssimativa, non solo avrebbe avuto le idee un po’ più chiare sul fair value del titolo (in quel momento ampiamente sopravvalutato dal mercato) ma avrebbe avuto meno preoccupazioni in merito al futuro.
A chi è utile l’analisi fondamentale?
L’analisi fondamentale è utile a chiunque voglia approcciarsi ai mercati finanziari per compiere scelte più oculate nell’acquisto e nella vendita degli strumenti finanziari.
Tra i tanti errori del neo-investitore c’è quello di acquistare titoli “per sentito dire”, l’analisi fondamentale permette di attenuare, quantomeno in parte, bias ed errori che potrebbero costare caro in termini economici e di stress.
Non tutti gli analisti utilizzano gli stessi strumenti e spesso, quasi sempre a dirla tutta, non ottengono valori uguali. Questo però non deve scoraggiarci, l’importante è che il titolo soddisfi i tuoi criteri e che la tua analisi ti dia informazioni fruibili per operare con maggiore consapevolezza.
Dove posso imparare l’analisi fondamentale?
L’analisi fondamentale può essere studiata seguendo percorsi diversi tra loro ma che puntano ad un risultato simile.
Esistono corsi universitari e master a riguardo, oltre che libri, articoli, video, per chiunque sia interessato alla materia le possibilità di apprendere sono davvero tante.
Solitamente quando mi approccio allo studio di qualcosa di nuovo, dopo una prima ricerca su Google, tendo ad acquistare un paio di libri a riguardo per avere una visione generale della materia e per questo motivo ti consiglio di fare lo stesso.
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